QUesta è una prova
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Non c’è matrimonio che si rispetti senza una vera festa. E, si sa, dove c’è una festa, c’è sempre musica. E’ la SIAE, Società Italiana Autori ed Editori, che si occupa di tutelare il diritto d’autore sui brani musicali nelle feste private. Sia che questi siano eseguiti dal vivo sia che siano registrati. Approfondiamo quindi tutto ciò che è importante sapere sui diritti SIAE matrimonio.
La SIAE è un ente associativo il cui compito prevalente è quello di tutelare i diritti economici relativi allo sfruttamento e alla diffusione di opere di numerosi autori ed editori. In pratica, per ogni opera, musicale o di altro genere, sotto tutela della SIAE, si è tenuti a pagare un compenso relativo al suo sfruttamento e alla sua diffusione. E’, questo compenso, il cosiddetto diritto d’autore.
Il matrimonio, di fatto, si configura come una festa privata, ossia un evento offerto da un privato e riservato ai soli invitati. In tal caso, specifica la pagina dedicata sul sito web SIAE, in quanto organizzatori dell’evento, si è tenuti ad “[…] ottenere la licenza per una festa privata con esecuzione di brani musicali tutelati dalla SIAE […]” e a “[…] pagare il compenso dovuto per Diritto d’Autore e accessori (diritti amministrativi di procedura, eventuali diritti connessi e IVA di fattura).” Va specificato che ad assolvere tutti gli oneri SIAE sono tenuti gli organizzatori, ergo, gli sposi.
Bisogna però fare distinzione tra i diritti dovuti alla SIAE nel caso in cui alla festa vi sia un complesso che suona e i diritti dovuti alla SIAE nel caso in cui, invece, venga diffusa solamente musica registrata, con o senza l’apporto di un DJ. Nel primo caso il compenso da pagare per lo sfruttamento dei diritti autoriali è limitato strettamente al Diritto d’Autore e accessori. Nel secondo caso è dovuto anche un compenso per i cosiddetti “diritti connessi“. Questi sono “[…] i diritti che la legge riconosce ad altri soggetti comunque collegati all’autore dell’opera. Si tratta degli artisti, interpreti o esecutori, dei produttori di supporti fonografici, dei produttori di opere cinematografiche o audiovisive, delle emittenti radiofoniche e televisive e così via. Sono coloro cioè che offrono l’opera alla fruizione del pubblico e sono anch’essi titolari di diritti patrimoniali e, in taluni casi, anche di diritti morali (artisti interpreti o esecutori).” Per spiegarsi con un esempio:
Ma quanto costa avere musica ad un matrimonio? Per il 2022 la tariffa “matrimonio” con musica live è differenziata per numero di invitati:
Il caso dei matrimoni con musica registrata – con e senza DJ – prevede il pagamento di una tariffa integrativa, relativa ai diritti connessi: